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Scene incredibili a Glasgow, davanti allo stadio di Ibrox Park con migliaia di persone ammassate una vicina all’altra con canti a squarciagola, bandiere e fumogeni per festeggiare la vittoria per 3-0 dei Rangers sul St. Mirren. I tre punti conquistati oggi dalla squadra di Steven Gerrard significano che ora ne manca solo uno per avere la certezza matematica di quella vittoria in campionato che manca da dieci anni. Ricchi di delusioni, al punto che il club era fallito e aveva dovuto ricominciare dalla quarta serie mentre gli arcirivali del Celtic, la squadra dei cattolici mentre i Rangers lo è dei protestanti, vincevano scudetti e coppe nazionali in serie. Così oggi la gente di fede Rangers, nonostante Glasgow fosse in lockdown, si è scatenata e poco hanno potuto fare steward e polizia per contenere un travolgente entusiasmo che poco si concilia con le regole sul distanziamento sociale dettate dalla pandemia. Il governo scozzese ha duramente stigmatizzato l’accaduto. “Siamo estremamente delusi dal comportamento di coloro che si sono assembrati a Ibrox – ha detto un portavoce -. Siamo in una fase cruciale nella lotta al virus, e le azioni di questa gente, che comunque sono una minoranza, mettono a rischio la salute e le vite degli altri, dei poliziotti e dell’intera comunita’. Lavoreremo con Scotland Yard e con il club affinchè scene del genere non si ripetano”. Ma il rischio concreto c’è, i Rangers non vincono da troppo tempo e il primo titolo dopo un decennio è ormai vicinissimo.
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