Calcio estero

Real Madrid, Vinicius: “Se ci saranno episodi di razzismo lasceremo il campo”

Vinicius Jr
Vinicius Jr, Real Madrid - Foto Cesar Cebolla PRESSINPHOTO

Vinicius Júnior in Liga è uno dei punti di riferimento nella lotta al razzismoDall’episodio dello scorso anno al Mestalla nella gara col Valencia, il brasiliano del Real Madrid ha tirato fuori la voce in nome di tutti coloro che hanno subito questo fenomeno, particolarmente radicato in Spagna. In un’intervista per la CNN, ‘Vini’ ha rivelato che nello spogliatoio dei Blancos hanno ben chiaro come muoversi se qualcosa di simile dovesse ripetersi: “In società ne parliamo spesso. Non solo io, ma tutti nello spogliatoio hanno detto che se ciò dovesse accadere, la prossima volta dovremo lasciare tutti il ​​campo, così che tutte quelle persone che ci hanno insultato debbano pagare una pena maggiore”, spiega il brasiliano.

Ciò che non ha fatto al Mestalla dunque, per rispetto del club e dei propri tifosi, è ciò che farà la prossima volta se ciò accadrà nuovamente, con l’obiettivo di inasprire le pene: “Nel caso di quello che è successo a Valencia, tutti dicevano che la cosa giusta da fare è lasciare il campo, ma visto che sei lì a difendere una squadra, sappiamo che allo stadio non sono tutti razzisti ed erano lì solo a guardare la partita. È sempre molto difficile finire una partita, ma bisogna scendere dal campo perché le cose possano cambiare il prima possibile”.

L’attaccante del Real è poi andato oltre, parlando di come lui si senta un privilegiato rispetto a chi soffre quotidianamente: “Parlare di razzismo è sempre molto difficile perché mi sono successe molte cose la scorsa stagione qui a Madrid, e non si avvicina nemmeno lontanamente a ciò che soffrono le persone normali per strada. Ci penso sempre. Oggi c’è ancora tanto razzismo, ma hanno paura di esprimersi sui campi di calcio e nei luoghi dove ci sono molte telecamere. In questo modo ridurremo il razzismo, poco a poco. Certo, riusciremo ad azzerarlo, ma sono già contento di essere riuscito a cambiare qualcosa nella mentalità degli spagnoli”.

SportFace