“L’indagine? Non me lo aspettavo, sono rimasto sorpreso perché non ho ricevuto nulla, nessuna convocazione. Ne ha parlato qualcuno sulla stampa, ma il governo svedese non ha detto nulla. Non sono preoccupato, è solo un malinteso“. Così Kylian Mbappé, intervistato da Canal+, ha commentato la vicenda che lo vede indagato in Svezia per stupro e violenza sessuale. Se dovesse essere chiamato, “io ci andrei, naturalmente”, ha spiegato l’ex stella del Psg, ora al Real Madrid. La vicenda risalirebbe a un suo periodo di permanenza in Svezia durante la sosta per le Nazionali in cui non era stato convocato da Didier Deschamps: “Ho avuto 5 giorni liberi. Ancelotti ci ha concesso cinque giorni liberi. Dovevo andare da qualche altra parte. Il tecnico mi disse ‘Vai in un posto dove non c’è nessuno, dove nessuno ti vedrà’. Gli ho detto: ‘Sono Kylian. La gente mi vedrà ovunque'”, ha spiegato Mbappé, che ha poi ammesso di aver trascorso una serata con una persona, che non è, però, quella che lo ha denunciato: “Non ho idea di chi sia – ha concluso l’attaccante –. Dobbiamo lasciare che la giustizia faccia il suo lavoro. Quando finirà, ognuno farà la sua parte”.