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Florentino Perez non ci sta. Il presidente del Real Madrid, uno dei promotori più convinti del progetto Superlega insieme ad Andrea Agnelli, è tornato a difendere a spada tratta l’idea durante una riunione dei soci del Real, attaccando la Uefa e, secondo quanto riportato dalla stampa spagnola, ottenendo il consenso dei presenti.
“L’Uefa ricordi chi è il Real, la sua storia. Noi siamo i re d’Europa, questo club sin dalla sua fondazione ha partecipato a tutte le trasformazioni che ha avuto il calcio, custodendo le tradizioni.Siamo l’unico club che ha partecipato alla fondazione della Fifa, insieme al quotidiano L’Equipe siamo stati i promotori, nel 1955, della Coppa dei Campioni. Abbiamo sofferto in passato dell’opposizione dell’Uefa e adesso mi sembra che siamo in una situazione simile” ha detto il numero uno dei blancos.
“Il calcio è in pericolo. L’abbondanza di offerte di intrattenimento sta soppiantando il calcio. Le partite poco attraenti sono la causa principale che allontana le squadre dalle competizioni” continua. “La Superlega – spiega – è un progetto globale, l’obiettivo è che il calcio continui a emozionare tutti i tifosi. Non è solo una nuova competizione, è un modo per cambiare le attuali dinamiche del calcio, un progetto di libertà, autogoverno, fair play finanziario, trasparenza, solidarietà e impegno per una nuova struttura del nostro mondo, fermo restando il rispetto delle competizioni nazionali, che saranno sempre compatibili con la Superlega, nonchè il rispetto per i tifosi e per la passione per il calcio”.
Secondo il presidente del Real, il problema dell’Uefa “l’interesse meramente politico degli attuali dirigenti a mantenere i propri privilegi. Pur avendo tentato il dialogo, la violenza delle loro reazioni ha ribadito la necessità di pensare al nostro futuro. I club e i presidenti, penso alla Juventus, sono stati minacciati di sanzioni che non possono esistere”.
“Abbiamo piena fiducia nei tribunali europei e nella Corte di giustizia dell’UE. Come club, non cederemo alle minacce, che sono illegali come i tribunali hanno dichiarato più volte – ha aggiunto Perez che non ha risparmiato critiche al presidente della Confederazione del calcio europeo, Ceferin -. Non ci arrenderemo perché abbiamo tutti ascoltato la volontà del presidente Uefa di cambiare le regole del fair play finanziario e renderle più flessibili per consentire iniezioni finanziarie ai club statali e ad altri agenti esterni al calcio. Servono meccanismi di governance trasparenti e che tutti i club possano vivere delle risorse del gioco e non dei soldi di altri attori con interessi diversi”.
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