[the_ad id=”445341″]
Serviva un’impresa da Real Madrid per tornare in finale di Copa del Rey dopo nove anni dall’ultima apparizione e così è stato. I Blancos sbancano il Camp Nou con un clamoroso 0-4, vittoria più larga in un Clasico dal 1995, e si qualificano per l’ultimo atto contro l’Osasuna, nel più classico dei Davide contro Golia. Mattatore della serata, tanto per cambiare, Karim Benzema alla seconda tripletta in quattro giorni. Se contro il Valladolid sono serviti soltanto sei minuti al Pallone d’Oro in carica, contro il Barcellona “The Dream” ne ha impiegati esattamente 30, tra il minuto 50 e 80, ribaltando la sconfitta di misura del Bernabeu, pareggiata dalla rete nella prima frazione di Vinicius.
Erano esattamente 60 anni, dal tris del fenomeno magiaro Ferenc Puskas che un giocatore dei Blancos non segnava tre gol in terra catalana, mentre l’ultima tripletta madridista nel “Clasico” era stata siglata da Ivan Zamorano nel 1995. Con queste tre reti Benzema raggiunge quota 15 gol contro il Barca, superando una bandiera come Raul fermo a 14, diventando il quarto marcatore all-time nelle sfide contro il Barca dietro a Messi, Cristiano Ronaldo e Di Stefano, non propriamente gente qualsiasi. Il salto di qualità di Benzema arriva proprio nella settimana precedente ai quarti di finale contro il Chelsea, avversario contro il quale l’anno scorso segnò una tripletta, la seconda consecutiva in Champions dopo quella che eliminò il PSG. Dopo le tre reti, ma tra andata e ritorno contro il Liverpool, Carlo Ancelotti si affiderà ancora a lui per portare a casa la quindicesima coppa dalle grandi orecchie.
[the_ad id=”1049643″]
[the_ad id=”668943″]
[the_ad id=”676180″]