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Il tecnico del Real Madrid, Carlo Ancelotti, a pochi dalla Supercoppa Europea 2022 contro l’Eintracht Francoforte, ha concesso un’intervista al sito della Uefa: “Sono estremamente orgoglioso di tutto questo. È stata una stagione incredibile per me, così come per il Real Madrid. Naturalmente, tornare al Real è stato estremamente gratificante per me. Per me è importante continuare a essere l’allenatore di questo grande club e di questa grande squadra. Siamo già in ottima forma. La gioia e la soddisfazione che provi dopo tali vittorie nella finale di Champions League tendono a rimanere, facendoti sentire come se nessuno dovrebbe mai prendere il tuo posto. E questa è una forte motivazione per continuare a vincere”.
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L’ex allenatore di Milan e Napoli è tornato sull’ultima Champions League, conquistata quasi contro ogni pronostico: “È un ricordo molto fresco e c’era anche un’intesa molto speciale con i tifosi e lo stadio. Tutte le rimonte che abbiamo fatto sono state realizzate nel nostro stadio, grazie a quella spinta che è arrivata dagli spalti. Crederci sempre arrendersi mai. Dopotutto, abbiamo giocato contro squadre molto forti. Era inevitabile soffrire”.
Un titolo inaspettato, a differenza della Décima conquistata nel 2014: “Quella era probabilmente più prevedibile perché la squadra era già stata vicina a raggiungerla così tante volte. Gareth Bale si era appena unito a noi ed eravamo i favoriti per vincere il titolo fin dall’inizio. Quest’anno eravamo tutt’altro che favoriti, ma siamo comunque riusciti a vincere, grazie alla grande coesione e qualità della squadra. Penso che i fattori chiave fossero l’umiltà e l’esperienza dei giocatori più grandi, integrate dall’energia e dall’entusiasmo dei più giovani”.
Ancelotti si è detto soddisfatto anche della campagna acquisti estiva, che ha portato Aurélien Tchouameni e Antonio Rüdiger a vestire la camiseta blanca: “Credo che abbiamo due giocatori che sono tra i migliori al mondo nel loro ruolo. La loro qualità in primis accresce le capacità fisiche e tecniche della squadra. Poi c’è la necessità di adattarsi al gruppo e il gruppo si adatta un po’ a loro. Non dobbiamo dimenticare che i tre che se ne sono andati, Marcelo, Isco e Bale, hanno fatto la storia di questo club negli ultimi anni, quindi tutto il Real Madrid è grato a quei giocatori. Ci auguriamo che i nuovi arrivati possano ripetere le gesta di coloro che sono partiti”.
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