Il Real Madrid si prepara alla sfida contro il Getafe. La squadra di Carlo Ancelotti è a caccia della rivalsa dopo la sconfitta subita in Champions League contro il Liverpool. I Blancos sono anche alla rincorsa del Barcellona, che al momento – con una partita in più – occupano la testa de LaLiga. “Gli avversari che affronteremo sono di valore, si difendono molto bene – ha sottolineato il tecnico Ancelotti in conferenza stampa -. Sarà una partita impegnativa. L’idea è quella cercare di attaccare bene, avere il controllo della partita e giocare una buona partita per vincerla“. Mbappé non è ancora riuscito a esprimersi al meglio: “Non è un problema di un giocatore, è un problema di ognuno di noi. Non consideriamo un problema individuale di un giocatore che tra l’altro è nuovo qui, si sta adattando, ha partecipato al gioco offensivo con assist e fatto gol… Poi tutti noi possiamo fare meglio. Kylian è consapevole che deve fare meglio. Bisogna pensare che è un problema collettivo e non individuale. Potete criticarmi, ma la dinamica della squadra è buona e dobbiamo capire che ci mancano tanti giocatori, domani ritorna Rodrygo… Occorre pazienza“.
Fino ad ora non sono arrivati i risultati sperati: “Non sono felice, ma sono solo preoccupato. Sono convinto che risolveremo il problema. Impossibile pensare ad una stagione come quella dell’anno scorso in cui tutto è andato alla perfezione. È meglio trovare il problema a novembre o dicembre piuttosto che ad aprile o maggio, quando sei morto. Ora il problema può essere risolto e, come ho detto, lo risolveremo. Stiamo lottando per il campionato contro una rivale che sta facendo molto bene. Ci sono Mondiale, Supercoppa… e soprattutto tornano gli infortunati. Alaba, Camavinga torneranno presto… Quando una squadra manca di continuità e non sempre è con l’atteggiamento giusto e concentrata, in questo senso è colpa dell’allenatore“. Infine, una nota sul mercato: “Perché non ho scelto se intervenire o meno? Penso che sia una perdita di tempo pensare di ingaggiare giocatori adesso. Avremo 40 giorni per pensarci. Le cose possono cambiare“.