La festa per la vittoria del campionato dei Blancos nelle vie della capitale è durata meno di quanto i giocatori del Real Madrid avrebbero sicuramente desiderato: come detto dal tecnico Carlo Ancelotti, il lavoro non è ancora finito e serve concentrazione. Questa mattina, il Real ha volto una seduta importante, che aiuterà i giocatori a portare avanti il ‘piano di recupero’ indetto da Ancelotti in vista degli ultimi impegni della stagione, con il prossimo che vedrà il Real ospitare l’Alavés al Santiago Bernabéu: “La settimana prima della finale prenderemo le decisioni necessarie”, ha esordito Ancelotti in conferenza stampa.
L’allenatore italiano è intervenuto al Real Madrid City per analizzare tutte le novità di quest’ultimo pezzo di stagione: le possibilità (minime) di Tchaouméni di disputare la finale di Champions, il dilemma portieri e l’obiettivo dello staff tecnico con le restanti tre partite di campionato, ovvero recuperare pienamente i lungodegenti: “Lunin ha fatto una stagione fantastica… e Courtois è il migliore al mondo quando è al suo livello. Vedremo. Tchouameni non ha molte opzioni, ma non è escluso. Il piede non gli fa molto male. L’obiettivo del mio staff è quello di arrivare con tutta la rosa al meglio. I giocatori rientrati da poco come Courtois e Militão hanno bisogno di minuti e noi approfittiamo di queste partite per darglieli”.
Non mancano i complimenti a quelli che sono i comprimari nel Real Madrid, ma che hanno contribuito ai successi dei Blancos: “Fran GarcÃa ha fatto molto bene, soprattutto all’inizio. Anche Joselu e Brahim. Ci sono giocatori che avrebbero potuto contribuire di più se avessi potuto concedere loro più minuti. Ceballos, per esempio, non lo ha fatto. ha avuto i minuti che avrebbe meritato per diversi motivi. Arda è un altro che avrebbe potuto giocare di più se non avesse avuto gli infortuni che ha avuto. È una squadra che mi ha sorpreso in generale, ha fatto una prestazione fantastica”.
Infine un commento sui senatori e sul loro futuro: “C’è qualità in questi giocatori per essere allenatori grazie alla conoscenza e all’esperienza che hanno. Si può essere un allenatore, ma bisogna avere il desiderio. Tenendo conto delle difficoltà che ha un allenatore in questo momento specifico del calcio, ci sono molti giocatori che non vogliono. C’è troppa pressione e responsabilità . Carvajal, Nacho, Ceballos, Kroos, Modric… Potrebbero tutti fare il lavoro di allenatore se ne avessero voglia. Rinnovo per Nacho? Ha la decisione nelle sue mani e può fare quello che vuole”.