Il problema razzismo, a quanto pare non è solo in Italia. Dopo le ultime vicende che hanno riguardato i calciatori di colore del Napoli, l’ennessima bruttissima storia sul razzismo arriva direttamente dall’Inghilterra. Non è certo una novità che, dagli spalti del Manchester United, spesso si siano alzati dei cori contro alcuni giocatori di origine coreana. Circa un mese fa infatti, nel match tra Red Devils e Wolverhampton, alcune voci hanno intonato cori contro l’attaccante avversario Hwang Hee-Chan. Lo sa bene un altro giocatore coreano, questa volta di casa Tottenham, Son Heung-Min, che subisce lo stesso trattamento ogni volta che passa dall’Old Trafford.
La cosa ancora più assurda, è che gli stessi tifosi, riservavano il medesimo trattamento quando un calciatore coreano giocava proprio per il Manchester United. Stiamo parlando della leggenda Reds, Park Ji-sung, che dal 2005 al 2012 ha giocato proprio con la maglia rossa del Manchester (con cui ha vinto la Champions del 2008). Cercato dai media britannici sulla vicenda, ecco il commento di Park: “Ascoltando quel canto anche dieci anni dopo, mi sento sconfortato per me e i più giovani che hanno cercato di superare il disagio che provavo. Mi sento responsabile per loro che sono ancora discriminati come asiatici o coreani, e alle prese con quel tipo di disagio. Quello a Hwang Hee-Chan è un insulto razzista al popolo coreano, e mi dispiace davvero che sia costretto a sentirselo addosso. E poi in Corea le cose sono cambiate molto: è vero che storicamente abbiamo mangiato carne di cane, ma adesso, in particolare le giovani generazioni, non la amano proprio. La cultura è cambiata”.