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Rafa Benítez in una lunga intervista a ‘Cadena Ser’ parla della sua esperienza al Real Madrid nella stagione 2015-2016: “Non mi hanno lasciato vincere. Eravamo primi in Champions League. In Coppa del Rey ci hanno eliminato per un errore amministrativo con Chéryshev. Poi sembrava che fosse colpa mia perché non c’ero più. La squadra era fisicamente superiore alle rivali. Quando sono partito ero a due punti dal Barcellona con una partita in meno. Due mesi dopo erano a 12 punti dal Barça”.
“Quando sono arrivato a Madrid – prosegue l’ex tecnico del Napoli – Ancelotti era appena partito, aveva un ottimo rapporto con i giocatori, e sembrava che io fossi arrivato con una frusta. C’era un ambiente sfavorevole: la partenza di Casillas, Keylor Navas, l’arresto di Benzema… Situazioni complicate. E quando tutto si complica, chi paga? Io. Cristiano, sapendo com’era, potevo gestirlo. Il problema è quando ne devi gestire sette: alcuni non giocano, non sono contenti e vanno dai media a raccontare cose”.
“Cristiano Ronaldo lo conoscevo dal Manchester United, analizzavamo come tirava i calci di punizione. Abbiamo guardato la traiettoria, abbiamo visto se potevamo apportare modifiche, abbiamo visto che non potevamo e me ne sono dimenticato. È la mia unica conversazione con lui. Tutto il resto è una bugia. Quando me ne sono andato io, le sue statistiche sulle punizioni sono peggiorate. Ero sorpreso che i giornalisti che conoscevo lo dicessero senza parlarmi”, ha aggiunto il classe 1960 madrileno.
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