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“Sono stato informato dalla dirigenza a inizio settimana della decisione di sospendere Leo. Una volta informato, mi sono preso la responsabilità di non commentare”. Christophe Galtier liquida così la questione Messi e preferisce virare l’attenzione sul campo e sulla corsa al titolo. “C’è un obiettivo da raggiungere, ho visto la reazione del gruppo dopo la sconfitta col Lorient, abbiamo ancora un titolo da vincere – sottolinea il tecnico del Psg – Io sono concentrato sul mio lavoro, sulla rosa che partita dopo partita è indebolita da infortuni e squalifiche. Siamo in vantaggio di cinque punti, ma le prime inseguitrici sono in un ottimo momento e non possiamo permetterci di rallentare. Le ultime sconfitte, ad ogni modo, non sono legate a un qualche rilassamento, ma al contesto, con tanti infortuni. L’obiettivo resta quello di essere campioni alla fine della stagione”.
Sulla possibilità che Neymar vada via, Galtier non si sbilancia (“sono concentrato sulle ultime cinque partite”) ma condanna la protesta degli ultras nei pressi della casa del brasiliano: “La vita privata rimane privata. Posso capire la rabbia, la delusione dei nostri tifosi. Posso capire che si manifesti davanti alla sede del club, al Parco dei Principi dopo una partita. Ma non davanti alla casa di un giocatore”.Â
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