Wayne Rooney non è solo un semplice calciatore in Inghilterra, al punto da avere una propria rubrica sul Sunday Times. L’ex capitano della nazionale inglese non le ha mandate a dire alla Premier League, che nelle scorse ore ha annunciato di chiedere a tutti i giocatori un taglio dello stipendio del 30% a causa dello stop forzato dovuto al Coronavirus. “Il modo in cui è stata trattata la vicenda è stata una vergogna – ha subito attaccato Rooney – Ogni altra decisione è stata presa a porte chiuse tranne questa, mi sembra un modo per mettere i calciatori sotto pressione come se fossimo capri espiatori.”
Rooney non nega che un taglio sia necessario: “Ho capito che dovremmo rinunciare a dei soldi, ma le società dovrebbero parlare con ogni giocatore e vedere i singoli casi. Siamo facili bersagli per l’opinione pubblica ma ci si dimentica che metà del nostro ingaggio va al fisco e sono soldi che vanno al governo anche per il sistema sanitario nazionale. I 20 milioni di sterline che la Premier destina al SSN sono una goccia nell’oceano rispetto a quello che paghiamo noi.”
Il 34enne in forza al Derby chiude con una frecciata anche per i suoi “colleghi”: “Mi domando perchè le star di altri sport, che possono risiedere in posti come il Principato di Monaco, non siano sottoposte a controllo finanziario.”