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“In Arabia Saudita vogliono alzare il profilo del campionato. Hanno speso 450 milioni di euro per una ventina di giocatori, otto o nove dei quali provengono da club della Premier League. Siamo solo all’inizio di qualcosa. Dobbiamo tenerli d’occhio, tutti devono assicurarsi che all’interno delle competizioni ci siano condizioni di parità . Al momento però non ci preoccupano”. L’amministratore delegato della Premier League Richard Masters non sembra essere troppo preoccupato dagli affari verso la Saudi Pro League che si sono visti in quest’estate di calciomercato.
“Per creare una competizione calcistica che le persone siano interessate a guardare servono i giocatori in campo e gli allenatori – continua Masters – Ma ci sono un sacco di altre cose che spingono le persone a tifare per un club e a farlo per tutta la vita. Il calcio inglese ha tutti gli ingredienti fondamentali: la ricca storia e tradizione dal 1888. Tutto ciò per cui è noto il calcio inglese è davvero difficile da replicare. Fa tutto parte del pacchetto di cose che ci rende attraenti per sponsor, emittenti e tifosi. Perché dove i tifosi si connettono, le emittenti e gli sponsor tendono a seguirli. Ci stiamo avvicinando a un’economia da 6 miliardi di sterline all’anno di entrate, siamo soddisfatti”.Â
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