Dominante ma sciupone. La versione imperfetta del Manchester City basta a Pep Guardiola per battere 3-1 il Manchester United all’Etihad Stadium e riportarsi a -1 dal Liverpool capolista. Un derby che sul piano del gioco e del dominio non è mai stato in discussione, ma che dopo otto minuti ha visto gli uomini di Ten Hag passare in vantaggio. Allo United serve però la magia di un singolo e un episodio isolato per spaventare il pubblico di casa. Bruno Fernandes scatta in profondità , ma è bravo a non tentare il dribbling e a servire indietro Rashford che da fuori area lascia partire un destro imprendibile che si infila all’incrocio dei pali. Il City non si scompone e la prima frazione di gioco si chiude con numeri eloquenti: 75% di possesso palla per i Citizens, con 20 tiri verso la porta contro i due dei red devils. Il City ha più volte l’occasione per pareggiare e la più nitida ce l’ha Erling Haaland che non sfrutta un assist di testa di Foden e calcia alto da due passi.
Ad inizio ripresa, al 50′, altra chance: Doku viene pescato in area e calcia, Onana in tuffo respinge. La porta sembra stregata, ma al 56′ è una giocata superlativa di Foden a far crollare le resistenze dello United. La stella classe 2000 porta la palla sul sinistro e dal limite dell’area fa partire un tiro che non lascia scampo all’ex portiere dell’Inter. Lo United pensa a difendersi, ma al 79′ il City trova il 2-1. Alvarez premia l’inserimento del solito Foden che tenta il diagonale e sorprende Onana. Diciottesima rete stagionale per il fantasista di Guardiola, la sesta nelle ultime due stagioni contro i rivali cittadini. Gli unici giocatori della Premier League ad aver segnato più gol senza rigore di Foden in questa stagione sono Ollie Watkins (21) ed Erling Haaland, che al 91′ firma il suo 23esimo gol in campionato e si fa perdonare l’errore del primo tempo. L’impostazione dal basso dello United è macchinosa, Rodri strappa la palla ad Amrabat e serve il norvegese, che stavolta non sbaglia. Finisce 3-1, ma è un risultato che sta persino stretto a Guardiola. Ventisette tiri per il City, due per lo United. Una differenza più ampia anche dei 18 punti che separano le due rivali in classifica.