Il derby di Manchester tra United e City termina 1-2 e la Premier League 2017/2018 parla sempre più la lingua di Guardiola e dei citizens, che si portano adesso a +11 dai rivali cittadini secondi in classifica. Una partita vibrante ed equilibrata, nella quale si sono visti tutti i limiti della squadra di Mourinho, che adesso affonda dopo questa debacle in casa contro i rivali di sempre.
IL RACCONTO DEL MATCH – Nel primo tempo inizio vibrante con squadre già lunghe e occasioni potenziali da una parte e dall’altra. La squadra di Guardiola preferisce far girare il pallone e ci riesce bene, schiacciando i padroni di casa a protezione della propria area e concedendo solo ripartenze su ottanta metri di campo che non si trasformano in nulla di pericoloso. Intorno al quarto d’ora due occasioni identiche per i citizens, prima con Sterling, poi con Jesus: due serpentine pericolose che si concludono in due tiri fiacchi ben parati da De Gea. Dopo una fase di stanca del match, al 42′ primo scossone: occasione clamorosa per Sane, con De Gea che con un miracolo devia in corner. Da questo calcio d’angolo arriva il vantaggio firmato da Silva, che è abile a farsi trovare a un metro dalla porta dopo una spizzata. Nel recupero lunghissimo concesso da Oliver, però, arriva subito il pareggio e lo firma Rashford, che sfrutta un buco clamoroso della difesa avversaria e riporta in parità tutto per la gioia di Mourinho. Nel secondo tempo il City torna subito avanti con un gol di Otamendi in acrobazia, propiziato dalle comiche in area della difesa dei Red Devils, con Lukaku che per spazzare colpisce un compagno e serve con questa carambola il difensore numero 30 del City. Tante occasioni per i citizens in contropiede, una doppia per i padroni di casa nel finale con due miracoli di Ederson a negare il nuovo pareggio. Mourinho le prova tutte per raddrizzare la partita, inserendo anche Ibrahimovic, ma il risultato non cambia e la Premier è sempre più nelle mani di Guardiola.