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Messaggi, molestie, ricatti. Il tutto a sfondo sessuale, culminato in una festa a luci rosse. Sono questi gli elementi di uno scandalo che ha travolto il calcio femminile portoghese. I fatti risalgono alla scorsa stagione, in merito ai quali spicca l’ultima testimonianza di una giocatrice del Famalicao. Questa ha denunciato gli episodi al quotidiano Publico:
“Dopo aver visto diverse colleghe raccontare le molestie sessuali subite da un allenatore o da un dirigente, mi sono convinta a raccontare la mia storia. Lo faccio anche per il comportamento avuto dai dirigenti del mio club, che sono stati avvertiti e sono rimasti inermi” spiega la calciatrice. Nei documenti portati al vaglio della Federcalcio locale, che attraverso il Consiglio di Disciplina ha avviato un’inchiesta per accertare gli elementi acquisiti. Tra questi anche il racconto di una serata nell’appartamento di un membro dello staff tecnico in cui si sarebbero consumati rapporti sessuali tra le atlete e alcuni tesserati dello staff societario.
La figura più discussa è quella dell’allenatore Miguel Afonso, 40 anni, sospeso dalla società tre settimane fa insieme al direttore sportivo Samuel Costa, in seguito alle prime rivelazioni di Publico, che parlavano di messaggi impropri scambiati sui social. Subito dopo sono emerse le testimonianze, con il tecnico che si è difeso parlando di un complotto volto a screditarlo.
L’allenatore non sarebbe nuovo a questi comportamenti immorali, essendosi già verificati quando era al Rio Ave, nella stagione 2020-21. In uno di quei casi, il rifiuto delle lusinghe da parte di una giocatrice avrebbe portato alla sua esclusione. Con il fidanzato di un’altra calciatrice, Afonso si sarebbe giustificato parlando di uno scherzo. Ad un’altra ancora avrebbe addirittura chiesto un video per vedere i movimenti del suo corpo.
L’agente Daniela Lopes ha attaccato il Famalicao, pubblicando su Twitter delle conversazioni incriminate tra l’allenatore e alcune giocatrici e sostenendo che il club era già stato avvertito di questo tipo di trascorsi. Il club l’ha messo ugualmente sotto contratto. Nel frattempo la società starebbe per affidare la squadra a Marco Ramos e anche la sua figura non è esente da dubbi sull’integrità morale. Lo scorso marzo la Federcalcio portoghese aveva avviato un’indagine dopo le accuse di omofobia e razzismo contro le atlete straniere dell’Ouriense, la squadra dove finora ha lavorato.
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