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“Viste le restrizioni dovute al Covid-19, la strada era vuota. L’unica spiegazione che posso dare per quanto accaduto è che, vista l’assenza di altre auto, mi sono distratto e non ero concentrato al massimo“. Mesut Ozil si giustifica così davanti al tribunale di Bromley dopo essere stato trovato a viaggiare a 97 miglia all’ora, ovvero quasi 160 km/h, al ritorno da un allenamento dell’Arsenal lo scorso luglio. “L’auto che stavo guidando è molto silenziosa e ha il cambio automatico – le sue parole in una lettera riportate dal Sun -. Inoltre sono tedesco e sono abituato a guidare veicoli che mostrano la velocità in chilometri orari e non in miglia“. E ancora: “Non voglio che si perdoni quanto ho fatto e confermo il fatto che la velocità del mio veicolo fosse inaccettabile, ma guido tutti i giorni andare al lavoro, ho impegni personali e una bambina piccola. Al momento non voglio usare i mezzi pubblici e dato che mi occupo io di tutto sono io che devo prendere la macchina per muoverci tutti quanti“.
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