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“L’obiettivo del Nizza è la qualificazione in Europa, ma a gennaio c’è l’incognita Coppa d’Africa di cui tener conto. E’ come un Tour de France. Siamo stati maglia gialla, ne siamo fieri, ma non si può smettere di pedalare, come diceva Squinzi a Sassuolo”. A parlare, sulle pagine de La Gazzetta dello Sport, è Francesco Farioli, tecnico del club francese attualmente ancora imbattuto in Ligue 1 e al secondo posto dietro al PSG.
Tra le soddisfazioni di questo avvio di stagione c’è anche il successo ottenuto a Parigi proprio contro Mbappé e compagni: “Mbappé è un marziano, ma se fermi lui ne partono altri cinque. Luis Enrique è uno dei tecnici più innovatori dell’ultimo decennio e i suoi complimenti fanno piacere. Contro il PSG mi ha sorpreso che abbia preso contromosse su uno schema provato d’estate. Questa è la prova della cura del dettaglio che c’è in una Ligue 1 di qualità. Squadre che ti mettono sempre in difficoltà e tanti giocatori pronti per le big: Doku al Manchester City è l’ultimo esempio”.
Farioli entra anche nel dettaglio sul calcio da lui creato e poi espresso dai suoi uomini: “Per me De Zerbi è un riferimeto. Ammiro anche Spalletti che è un innovatore che ha avuto la capacità di cambiare pelle tante volte. Noi siamo secondi per numero di occasioni create, ma purtroppo anche in quelle sprecate. Abbiamo una media 27-28 tocchi in area avversaria”.
La Ligue 1 al momento vede ben tre allenatori italiani sedere in panchina: “Ne sono felice, come in Turchia con Montella e con Pirlo. Gattuso ha dato una svolta al Marsiglia e lotterà per i posti di Champions League. A Grosso ho espresso tutto il mio sostegno: quanto accaduto è davvero inaccettabile”. E sul futuro: “Sono felice di aver trovato una società con dirigenti moderni e dinamici. Il futuro è la gara con il Tolosa”, chiosa.
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