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“Oggi non è una vigilia di gara come tutte le altre. L’episodio di ieri ha toccato tutti noi, dalla squadra, alla società , ai tifosi”. Esordisce così in conferenza stampa Francesco Farioli, l’allenatore italiano del Nizza, squadra scossa ieri dalla minaccia di suicidio da parte del proprio giocatore Alexis Beka Beka, poi tratto in salvo dai Vigili del Fuoco dal ponte sul quale era salito annunciando di volersi lanciare: “Si pensa che lo sportivo sia un supereroe, ma le confessioni di Tyson Fury o Michael Phelps dimostrano che è così: chi ha questo tipo di difficoltà ne deve parlare, non è un argomento tabù. Dobbiamo essere più attenti, noi tutti dobbiamo lavorare perché le persone che ci sono attorno stiano meglio. Fortunatamente siamo qui a parlare di un esito positivo. Alexis sta bene, è al sicuro e sta ricevendo tutti i trattamenti del caso. Voglio sottolineare il lavoro straordinario che è stato fatto dalla nostra psicologa, Sophie, negli ultimi tre mesi. Penso che se oggi siamo qui a dire che il ragazzo sta bene, dobbiamo rendere tanto merito a lei. Ora chiedo a tutti di rispettare la privacy di Alexis, come fosse uno di famiglia”.
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