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Neymar ancora nella bufera. L’attaccante brasiliano, ai box a causa di un grave infortunio, è stato infatti accusato da una donna brasiliana, sua domestica presso la casa di Parigi del giocatore, di sfruttamento sul posto di lavoro. La donna, riporta Le Parisien, avrebbe lavorato da gennaio 2021 a ottobre 2022, quindi per quasi due anni, senza un contratto di lavoro regolare e in condizioni definite come estreme, vale a dire sette giorni su sette con pagamento non tracciabile, nessun giorno di ferie, nessuna assistenza medica (era persino incinta). A questo proposito, la donna ha dichiarato di aver dovuto lavorare fino a due settimane prima del parto, all’ottavo mese di gravidanza. Ha chiesto per questo motivo 368.000 euro a Neymar e in caso di mancata conciliazione porterà in tribunale la vicenda.
“Neymar ha sfruttato la precarietà della nostra cliente per imporle condizioni di lavoro indegne, in violazione delle norme fondamentali del diritto del lavoro. E’ disumano, ha cacciato di casa la nostra cliente pochi giorni prima di un parto prematuro”, spiegano gli avvocati.
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