Calcio estero

Newcastle, Amnesty UK: “Fermare acquisizione dall’Arabia Saudita, contro diritti umani”

St. James Park (Newcastle) - Martin "Le" Roy CC-BY-3.0
L’acquisizione del Newcastle United da parte del Fondo investimenti pubblici dell’Arabia Saudita rappresenta un chiaro tentativo di mascherare, tramite lo sport, una situazione spaventosa per quanto riguarda i diritti umani“. Queste le parole di Sacha Deshmukh, amministratore delegato di Amnesty International Uk, al The Guardian in merito all’ormai imminente ufficializzazione del cambio di proprietà del club. Il Pif (Public Invested Found) sta infatti per entrare nel Newcastle United.

In arrivo una valanga di sterline (circa 320 miliardi, ossia 376 miliardi di euro), mentre per l’80% del club il fondo (supervisionato dal principe ereditario Mohammed bin Salman) verserà 300 milioni di sterline. Da ricordare che il Pif ha in cassa una cifra pari a tredici volte il patrimonio dello sceicco Mansour, il patron del Manchester City. “La voce ‘diritti umani’ non compare neanche nel test sottoposto agli aspiranti proprietari o dirigenti –  ha proseguito Deshmukh -. Tutto questo nonostante il calcio inglese aderisca in teoria agli standard Fifa“.

Abbiamo inviato alla Premier League un nuovo test di conformità ai diritti umani suggerito e ribadiamo il nostro invito a rivedere i loro standard al riguardo. Invece di consentire a coloro che sono implicati in gravi violazioni dei diritti umani di entrare nel calcio inglese semplicemente perché hanno le tasche piene, invitiamo la Premier League a rivalutare i propri standard” ha concluso Deshmukh.

SportFace