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Josè Mourinho esce alla scoperto dicendo la sua sulla partita di ieri tra Ajax e Tottenham, in fattispecie rispetto alla condotta di Ten Hag. La sua dichiarazione è alquanto agrodolce nei confronti del tecnico olandese: “E’ una battaglia sportiva e in battaglia hai bisogno di una strategia”.
Bisogna dire in difesa di Ten Hag che ieri è pesata decisamente l’assenza di Neres, “sopperita” da un Dolberg affatto brillante. Ciò non toglie che, Neres o non Neres, i Lancieri si siano fatti rimontare tre gol di vantaggio: ciò va oltre il valore in campo dei giocatori e Mourinho, nell’intervista, ha designato il manager come principale responsabile; responsabilità che si va trovare nella poca capacità di adattamento dell’Ajax in una partita in corso di sviluppo nel momento del bisogno.
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Non sono mancate tuttavia parole di elogio: “La filosofia fa crescere una squadra in una direzione. Ogni squadra ha bisogno di uno stile di gioco adeguato alle qualità dei suoi. L’Ajax merita il mio rispetto e l’ammirazione delle persone che amano il calcio, ma questo è una battaglia sportiva. Serve una strategia. Certe volte per vincere queste partite devi saper abbandonare la tua filosofia”. La propria identità, riassumendo, deve essere rinnegata a discrezione di come la partita sta procedendo: “Hai anche bisogno di andare contro la tua stessa filosofia per vincere, l’Ajax avrebbe potuto nascondere meglio le proprie debolezze che tutti conoscono. Serve mantenere sempre il tuo equilibrio senza mai sbilanciarti, tenendo sempre un certo numero di giocatori dietro la linea della palla”.
Altro peccato capitale degli olandesi, il più lapalissiano, è stato secondo lui aver sottovalutato la sfida contro il Tottenham: “Hanno giocato la ripresa come se stessero sfidando il Vitesse nel campionato olandese o per una gara della fase a gironi. Penso che in questo momento non credano neanche a quello che è successo.”.
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