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“Perché il mio nome non compare mai nell’autobiografia di Arsene Wenger? Perché non mi ha mai battuto”. José Mourinho tira fuori una battuta delle sue parlando del libro che ripercorre la carriera del suo vecchio rivale. “Nessuno dedicherebbe un capitolo a 12-14 partite perse, per cui perché dovrebbe menzionarmi nel suo libro? Un libro lo scrivi per essere felice, orgoglioso, capisco perfettamente la situazione”. Anche se andando a rivedere i precedenti tra i due allenatori si nota come due vittorie ci siano state, ma su diciannove partite disputate. Un bottino davvero magro.
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