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Il campione del mondo 1982 Marco Tardelli ha commentato con una metafora utile per far emergere tutto il proprio disappunto la notizia secondo la quale in Premier League sarebbero vietate per la ripresa del campionato le esultanze dei giocatori per evitare contatti non richiesti e dunque la possibilità di contagi da coronavirus: “Anche in Inghilterra si sta pensando al destino del campionato. E se si riprenderà ci saranno restrizioni mai previste prima: niente esultanze di gruppo dopo i gol, non vedremo più abbracci di gioia, niente sudore e sputi, addirittura niente scambio di maglia a fine gara. E fin qui ho scritto tutto d’un fiato. Poi mi sono fermato, ho chiuso gli occhi e in un istante la mia memoria di giocatore mi è tornata addosso con una forza inaudita. Cosa resta del calcio senza questi gesti, questi riti, queste emozioni, questi umori e questi amori? È davvero possibile vietare tutto questo? Possiamo immaginare un calcio vuoto di emozioni e sentimenti? È quasi come pensare a fare l’amore senza raggiungere il piacere”.
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