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Wilfred Zaha è arrivato al Manchester United all’età di 20 anni. Per l’ultimo acquisto di Sir Alex Ferguson, tuttavia, l’Old Trafford è diventato un incubo. Tutto viene raccontato dall’ivoriano in un’intervista concessa a The Locker Room, in cui ha parlato della sua breve esperienza allo United.
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Tutto parte da alcune voci secondo cui il calciatore non veniva schierato per una relazione con la figlia di Moyes, all’epoca allenatore dei Red Devils. L’attaccante si è sentito abbastanza isolato: “Al club nessuno mi ha detto nulla, non sapevo proprio che fare. Mi ricordo di aver twittato qualcosa come ‘che pettegolezzi stupidi’, perché mi stavano troppo addosso e sentivo di dover dire qualcosa. E poi dal club mi dicono ‘non dovevi fare questo, non dovevi fare questo’, nessuno mi ha aiutato. E io ero lì, da solo, ad avere problemi perchè la gente mi diceva che ero andato a letto con la figlia dell’allenatore e che era per quello che non giocavo”. Tutto si complica se si hanno appena vent’anni e si è lontani da casa: “Avevo appena 19 anni, ho vissuto tutto questo da solo, lontano dalla mia famiglia. La cosa divertente è che questa storia è andata avanti così a lungo che a un certo punto mi sembrava assurdo che l’allenatore non venisse da me a dirmi qualcosa al riguardo. Mi sentivo così e pensavo fosse una cosa davvero ridicola. Ancora oggi, la gente pensa che sia una storia vera. E io non ho neanche mai conosciuto la figlia di Moyes!”.
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