“In Grecia ho avuto paura di morire”. Harry Maguire racconta la sua verità su quanto accaduto qualche giorno fa a Mykonos, in Grecia, dove il difensore inglese è stato arrestato per rissa e aggressione durante le sue vacanze, per poi essere condannato dalle autorità elleniche alla pena di 21 mesi e 10 giorni, sospesa perché incensurato: “La mia sorellina è stata aggredita in un bar e drogata da due persone che le hanno chiesto da dove venisse, chi fosse. Aveva gli occhi all’indietro e stava perdendo conoscenza. Volevo portarla in ospedale ma ci hanno fermato, iniziandoci a picchiare. Per prima cosa ho pensato a un rapimento, non che fossero poliziotti. Mi hanno colpito alle gambe dicendomi che non avrei mai più a calcio. Sono andato nel panico ed ho avuto paura per la mia vita, provando a scappare”.
Maguire, che nel frattempo non è stato convocato dall’Inghilterra proprio a causa di questo episodio, non intende scusarsi con nessuno: “Non devo scusarmi con nessuno, visto che non ho fatto nulla di sbagliato. Non auguro a nessuno quanto mi è capitato, mi dispiace solo per aver messo in difficoltà uno dei club più grandi del mondo ed i suoi tifosi”.