Erling Haaland ha una vita virtuale da difendere e da portare avanti. E’ risaputo infatti che l’attaccante del Manchester City abbia un rapporto molto stretto con i videogames. Di questo argomento ne ha parlato al The Telegraph.
Le parole di Haaland: “La gente mi critica per non toccare la palla. Posso avvicinarmi e toccare la palla un paio di volte, ma sto semplicemente camminando, stando lì, facendo movimenti nel mio mondo e… è difficile da spiegare. Capisco fuori dal mio corpo e mi trasformo in uno zombie. È una specie di “zona di lontananza. Aspetto l’opportunità. E quando arriva l’opportunità, so che devo essere pronto, sai? Ci sono ancora, ma cammino e scansiona, scansiona. Aspetto l’opportunità e ‘Se la palla va lì, può succedere questo, se la palla va lì, può succedere questo’. È una sensazione. Quando la squadra costruisce il gioco da dietro, io Lo so, non ho bisogno di immischiarmi. Resto lì e aspetto il momento giusto“.
Sul Manchester City: “Sono venuto qui per vincere la Champions League. L’ho detto. L’abbiamo fatto. Abbiamo vinto il triplete. Penso di aver cambiato un po’ il modo di giocare del City. Non è facile lavorare con Pep perché è molto esigente. Esige molto in allenamento. Quando gli ho parlato prima di firmare qui, mi ha detto: ‘Non mi interessa quello che fai”. fai, fai quello che vuoi. Ma quando mi hai in allenamento, devi essere concentrato. Altrimenti, ti schiaccerò!‘”