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Vincere la Premier League “è più difficile” che vincere la Champions League. Parola di Pep Guardiola, intervenuto in conferenza a due giorni dalla sfida interna con l’Aston Villa, decisiva per la vittoria del campionato. A una giornata dalla fine i Citizens hanno un margine di un punto sul Liverpool secondo, impegnato a Anfield contro il Wolverhampton. “E’ una competizione che dura molte settimane, alterna momenti belli e altri brutti, situazioni diverse. E’ già una vittoria esser lì a lottare, come abbiamo fatto in questi anni. L’anno in cui ha vinto il Liverpool noi non siamo stati abbastanza bravi, per il resto siamo sempre stati lì. Non è una gara secca come la FA cup, è un riconoscimento che va a chi è stato più costante. Non sto dicendo che la Champions League non sia importante. Ci piacerebbe giocare a Parigi la prossima settimana. Ma vincere 38 partite oppure 6-7 è diverso. Mi piace sempre, è bello”.
Per Guardiola la pressione addosso alle due squadre “è simile, forse uguale”. “Un mese fa ho detto che avremmo avuto bisogno di più di 90 punti, nelle ultime 51 partite il Liverpool ne ha persa una – ha ricordato – Quando affronti questo genere di squadra devi esser bravo e vincere l’ultima partita”. Infine una battuta su Gundogan, dato per partente in estate e avvistato a Madrid nei giorni scorsi. “Si è sposato, congratulazioni, aveva un permesso – ha spiegato – Se me lo chiedete vorrei che restasse la prossima stagione. Se vuole andar via, a livello di club no lo sappiamo. Su Twitter tutti dicono che se ne andrà, ma io no lo so. Forse ne sapete più voi di me”, ha concluso il manager spagnolo.
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