Pep Guardiola, allenatore del Manchester City, ha parlato a due giorni dalla sfida contro il Liverpool in programma domenica all’Etihad. Questo il suo commento sul big match del weekend di Premier League: “E’ una partita importante. Ci sono in palio tre punti ma poi restano sette partite. Ma mai nella mia vita ho giocato per un pari. Noi giochiamo per essere noi stessi. Jurgen (Klopp ndr) ha reso il calcio un posto migliore. Io non mi sento il miglior allenatore del mondo, non sono diventato allenatore per questo”.
“Se ho ottenuto dei successi è stato grazie al mio staff, ai giocatori. Sono stati investiti tanti soldi. Ci sono tanti fattori alcuni dei quali non si possono controllare”. Sulla rivalità tra Nadal, Federer e Djokovic citata dal suo collega: “Loro si affrontano da vent’anni, noi da cinque. Inoltre i calciatori corrono più veloci e mantenere il successo è più difficile che in altri sport. Di sicuro quando smetterò e mi dedicherò al golf, ricorderò quella col Liverpool come la più grande rivalità”.
“Quando fai 100 o 98 punti hai bisogno che qualcuno ti dia una spinta a fare un altro passo. A parte la prima stagione, gli altri cinque anni sono stati un continuo confronto. Siamo stati i principali rivali per il titolo. Li ammiro e mi piace questa sfida. Sono contento di questa rivalità. Jurgen è stato un grande rivale, forse il principale della mia carriera. E credo che il gioco che propongono entrambe le squadre è molto buono e faccia bene al calcio. Ci sono tante partite all’interno della singola partita, molti dettagli. Entrambe le squadre sono buone, cerchiamo di capire i punti deboli dell’altro e allo stesso tempo di essere noi stessi, di fare quello che sappiamo. Ci siamo affrontati tantissime volte. Sono sempre state partite interessanti, battaglie ravvicinate”.