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Con il suo gol al 50′ di Cska Mosca-Roma alla Luzhniki Arena ha firmato l’unica rete dei russi contro i giallorossi tra andata e ritorno in Champions League. Arnór Sigurdsson, classe 1999, è pronto a prendersi la scena e un posto nella Nazionale islandese nel momento forse più difficile degli ultimi anni per la selezione scandinava. Sportface.it ha intervistato il procuratore del centrocampista del Cska Mosca, Magnús Agnar Magnússon, proprietario dell’agenzia ‘Total Football’: “L‘Interesse dei grandi club per Arnór? Tutti i buoni giocatori attraggono le attenzioni di club provenienti da campionati importanti. Se è pronto per la Serie A? Se un giocatore come Sigurdsson gioca regolarmente in Champions e segna in Europa non può essere che all’altezza per un campionato così importante. Lui è uno dei migliori talenti in circolazione in Islanda. Senza dimenticare Kolbeinn Thordarson (classe 2000, del Breidablik), Oliver Stefansson (classe 2002. IA Akranes), Andri Lucas Gudjohnsen (classe 2002. Real Madrid), Danijel Djuric (2003. Breidablik), Isak Bergmann Johannesson (2003. IA Akranes) e Orri Oskarsson (2004. Grótta). E poi c’è Sveinn Gudjohnsen che gioca con lo Spezia: la sua esperienza finora è positiva e sta entrando sempre di più nell’undici titolare. La prossima sarà una grande stagione per lui in Italia “.
Dopo le buone prestazioni di Euro 2016 e di Russia 2018, l’Islanda non è stata all’altezza delle aspettative al banco di prova presentato dalla Uefa Nations League. Zero punti in quattro partite, un gol fatto e tredici subiti. Troppo poco anche in un girone di Lega A: “Abbiamo passato un periodo lungo senza infortuni o squalifiche ma pare che la nostra fortuna sia finita in autunno – ha spiegato Magnusson – I molti infortuni e il cambio di allenatore ci hanno messo in difficoltà. Ma bisogna anche ammettere che Belgio e Svizzera sono semplicemente più preparate dell’Islanda e hanno vinto meritatamente ogni partita“.
Ma neanche la sfortunata parentesi in Nations League può scalfire quanto fatto di buono negli ultimi anni dall’Islanda. E il noto procuratore propone una chiave di lettura alla base della notevole crescita del calcio islandese negli ultimi anni: “La cura del settore giovanile in Islanda è stata sempre importante. Sin dalla categoria Under 5 ogni allenatore deve avere una licenza Uefa. Abbiamo avuto un gruppo talentuoso di calciatori nati tra il 1988 e il 1990. Il primo passo è stato giocare la fase finali degli Europei Under 21 in Danimarca nel 2011. Poi il resto lo ha fatto Lars Lagerback, Ct dal 2014, che ha permesso ai giocatori di fare quello step in più per provare ad essere protagonisti agli Europei prima e ai Mondiali dopo“.