Il presidente del Brasile Luiz Inácio Lula da Silva si è scagliato dal suo profilo Twitter contro i cori razzisti rivolti a Vinicius nei pressi dello stadio Metropolitano, al termine della gara di Champions League che nemmeno coinvolgeva il giocatore e la sua squadra. “È incredibile che nel secondo decennio del XXI secolo esista ancora questo tipo di comportamento. Tutta la nostra solidarietà a Vini Jr, merita tutto il rispetto e l’ammirazione per il suo talento e la sua competenza, non queste manifestazioni di barbarie razzista“, ha scritto il presidente brasiliano. In una nota, anche il ministero degli Esteri ha fatto sapere che il governo brasiliano ribadirà a quello spagnolo e alle autorità sportive la sua preoccupazione per i ripetuti attacchi contro l’atleta, oltre a chiedere un intervento alla Uefa.
“Finché non ci saranno sanzioni penali e sportive adeguate, i razzisti continueranno ad agire e nessuna campagna contro il razzismo porterà risultati efficaci – si legge nella nota -. Vale la pena ricordare che il calcio brasiliano, cinque volte campione del mondo, è fondato su una matrice essenzialmente multiculturale e multirazziale. Si è affermato come strumento per l’inclusione e l’avanzamento delle fasce storicamente meno favorite della nostra società . Ha permesso al mondo di conoscere la ricchezza della diversità brasiliana. L’atleta Vinicius Júnior, del Real Madrid e della nazionale brasiliana, onora le nostre migliori tradizioni sportive, la cui massima espressione sarà sempre il miglior giocatore della storia del calcio mondiale, Edson Arantes do Nascimento, il re Pelé, morto nel dicembre 2022“.