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“La decisione di FIFA e Uefa, ovviamente, ci ha sconvolto”. Inizia così il comunicato dello Spartak Mosca, uno dei club russi esclusi dalle competizioni internazionali per decisione di Uefa e Fifa dopo l’invasione dell’esercito di Putin in Ucraina. “Sfortunatamente, gli sforzi della nostra squadra in questo sorteggio di Europa League sono stati cancellati per ragioni il più lontano possibile dallo sport – si legge nella nota – Lo Spartak ha milioni di tifosi non solo in Russia, ma in tutto il mondo. I nostri successi e fallimenti uniscono persone provenienti da decine di paesi diversi e, anche nei momenti più difficili, lo sport, dal punto di vista del club, dovrebbe costruire ponti, non bruciarli. È stata presa un’altra decisione, con la quale non siamo d’accordo, ma siamo costretti a obbedire. Lo Spartak si concentrerà sulle prestazioni nel campionato di Russia e nella Coppa del paese. Non vediamo l’ora che venga raggiunta la pace”.
Intanto, Mosca ha bollato come “discriminatoria” la decisione di Fifa e Uefa. La mossa “ha un evidente carattere discriminatorio e danneggia un numero enorme di atleti, allenatori, dipendenti di club e squadre nazionali e, soprattutto, milioni di tifosi russi e stranieri, i cui interessi devono in primo luogo proteggere le organizzazioni sportive internazionali”, si legge nella nota dell’Unione calcistica russa.
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