Jurgen Klopp ha concesso una lunga intervista a Sky Sports, toccando diversi temi. Curiosamente la “chiacchierata” si è svolta poche ore dopo la pesante sconfitta con l’Atalanta di Gasperini, arrivata al termine di una partita considerata da molti la peggiore della gestione di Klopp sulla panchina dei Reds. Un’avventura iniziata nel 2015 e destinata a chiudersi tra poche settimane come ormai annunciato già da mesi.
“Possiamo solo risalire, è stato il nostro punto più basso – conferma il tecnico – Se penso al mio futuro dico che per la prima volta in 40 anni non so cosa voglio fare della mia vita e penso che sia esattamente quello che voglio. Vorrei imparare a cucinare, sono assolutamente inutile nella vita privata e mia moglie Ulla mi ha chiesto questo. Durante il Covid avevo imparato a fare le uova strapazzate, ma ho già dimenticato come si fa. Lei vorrebbe anche prendere lezioni di ballo, vedremo. Sicuramente non posso stare fermo senza fare nulla, perchè altrimenti dopo poche settimane finirei di nuovo a lavorare.”
A Liverpool si prepara anche la parata per salutare uno degli allenatori che ha scritto la storia del club di Anfield. Una prospettiva che non fa impazzire Klopp: “Non mi sono mai piaciute le parate e non penso che mi piaceranno mai, comunque se proprio deve esserci vorrei la musica dei Beatles e quella di un gruppo punk rock tedesco che si chiama Die Toten Hasen. Il cantante è un mio caro amico e anche uno dei più grandi tifosi del Liverpool che conosca.” Infine l’allenatore dei Reds riflette sulla sua eredità : “Non voglio essere ricordato come uno dei più grandi, semplicemente perchè non penso di esserlo. Ancora oggi mi sorprendo quando sento dire che sono un grande allenatore, spero di lasciare un buon ricordo come una persona che ha cercato di far passare bei momenti alla gente.”