La Roma sorride: il riscatto di Patrik Schick al Lipsia è sempre più vicino. L’attaccante ceco sta convincendo il club tedesco grazie al suo contributo con 7 gol in 15 presenze. A iSport.cz, Schick ha raccontato: ““Quando ho lasciato la Repubblica Ceca il mio sogno era l’Italia e l’ho realizzato. Ora sono attratto dall’Inghilterra, sono sincero. Però il Lipsia è stata una decisione giustissima per la mia carriera. Avevo parlato anche col Dortmund, Leverkusen e Schalke qui in Germania. In Inghilterra c’erano Everton, Crystal Palace e in Spagna il Valencia. Ma sentivo che il Lipsia mi desiderasse di più, mi piaceva lo stile di gioco e l’allenatore Nagelsmann. Ora sono sicuro di aver scelto bene“. Il Lipsia ha un opzione di riscatto fissata a 29 milioni di euro in caso di qualificazione in Champions. La squadra di Nagelsmann è stata per diverse settimane in vetta e al momento si trova al terzo posto.
Gli anni in giallorosso non sono stati gli unici difficili della sua carriera. Il giovane attaccante ceco ha, infatti, raccontato del periodo non particolarmente bello vissuto nelle giovanili dello Sparta Praga: “Lo Sparta ce l’ho nel cuore, ma alcune persone che sono lì, no. Una volta con l’U16 abbiamo giocato a Jablonec e abbiamo vinto 3-0 e io ho segnato due gol. Uno particolarmente bello con uno stop di petto e un tiro sotto la traversa da più di venti metri. Abbiamo preso l’autobus per tornare a Praga, tutto andava bene. Siamo tornati al centro sportivo e l’allenatore Miroslav Krieg mi disse che Hebík (direttore sportivo, ndc) e Hašek (l’allenatore della prima squadra in quel momento) mi stanno aspettando in sala video. Ho pensato tra me e me che sarebbe stato per farmi i complimenti. Invece sono arrivato lì, ho visto subito che non erano molto di buon umore. Hanno riprodotto un video di come ho giocato male in attacco e hanno usato espressioni anche piuttosto cattive. All’inizio era solo: “Ma come diavolo ti muovi?”. Poi Hašek ha aggiunto che avrei dovuto lasciare il calcio e appendere le scarpe al chiodo“.