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Il Lione non ci sta: quest’oggi il Consiglio di Stato ha deciso di sospendere le retrocessioni della Ligue 1, ma ha ritenuto corretta la decisione della LFP di chiudere la stagione. Il club francese ha deciso di esprimere tutto il proprio disappunto tramite un comunicato ufficiale: “Prendiamo atto della decisione del Consiglio di Stato di non cambiare la decisione di sospendere il campionato, adottata dalla LFP il 30 aprile 2020. Tuttavia, la sentenza menziona inequivocabilmente che questa decisione è stata presa dal Consiglio di amministrazione della LFP, e non dallo Stato, e che detto Consiglio non era competente in relazione alle posizioni espresse dal Primo Ministro il 28 aprile.
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La LFP ha quindi la piena responsabilità di questa decisione. Notiamo quindi che il processo decisionale della LFP è contrario alla circolare UEFA del 23 aprile scorso, che invitava le maggiori leghe europee a fare del proprio meglio per terminare i loro campionati, così come ha deciso la stragrande maggioranza delle federazioni affiliate. Il Presidente ha inoltre ritenuto che la LFP non ha fatto errori nello stilare la classifica del campionato di Ligue 1, in particolare nella scelta del “quoziente”. Tuttavia, ha espressamente affermato che il Consiglio di amministrazione avrebbe potuto anche invalidare la stagione, una soluzione che è stata adottata dalle leghe professionistiche di altri sport di squadra. Non c’è da stupirsi, come ricordiamo sin dall’inizio, che il Consiglio di amministrazione non abbia fatto questa scelta, alla luce degli interessi specifici della sua composizione. Un voto in Assemblea Generale avrebbe conferito a questa scelta un carattere più democratico e assolutamente indiscutibile.
Infine, per quanto riguarda la richiesta del Consiglio di Stato di rivedere potenzialmente il formato della Ligue 1 per la stagione 2020/2021, riteniamo che il miglioramento delle condizioni sanitarie consentirebbe di riprendere il campionato 2019/2020. Esiste ancora la possibilità di riprendere il campionato secondo una formula adattata e in conformità con la circolare UEFA del 23 aprile, per arrivare alla fine della competizione ed emettere dei verdetti basati sul merito sportivo. Questa ripresa sarebbe in linea con le ultime dichiarazioni del Ministro dello Sport sulla possibilità di far giocare le partite a luglio, con il pubblico, come la stragrande maggioranza dei paesi europei. Questa ripresa consentirebbe di preparare con calma la stagione 2020/2021 a 20 squadre”.
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