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“Io non ho paura di dire le cose. Altre persone hanno difficoltà a uscire dalle loro zone di comfort. Dicono di essere prudenti, ma essere prudenti può portare alla codardia e a non difendere le cose che devi difendere”. A dirlo è il presidente della Liga, Javier Tebas in un’intervista al Guardian in cui si sofferma nuovamente sulla Superlega (“il format ha pochissime possibilità di essere accettato dai club: cioè nessuna”) e sull’opposizione alla Coppa del Mondo per club a 32 squadre studiata dalla Fifa. Sulla nuova competizione, Tebas prepara un’azione legale: “È tra le mie priorità. Guardate la sentenza della Corte di giustizia europea. Si riferiva alla Superlega ma è del tutto applicabile alle decisioni prese dalla Fifa dove il processo non è corretto: dove ciò che approva è pregiudizievole per l’ecosistema del calcio. Questo è tutto quello che posso dire. Almeno ci proverò. E non solo noi, comunque. I giocatori hanno a cuore il loro benessere e questo tipo di competizioni porta soldi solo a una serie di club e comprime il calendario”.
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