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Il Real Madrid batte il Barcellona 3-1 nel Clasico della nona giornata di Liga e difende la vetta. Dopo aver compromesso il passaggio del turno in Champions League, la squadra di Xavi perde primato e imbattibilità in campionato. La sconfitta contro l’Inter ha lasciato il segno in casa blaugrana. Xavi rinuncia a Pique con il rientro di Kounde ma schiera Busquets, ad una lunghezza da Messi e Sergio Ramos per presenze nel Clasico. Per Ancelotti il forfait pesante è tra i pali con Lunin al posto di Courtois. L’estremo difensore russo è uno dei quattro giocatori al debutto nel match più atteso. Gli altri sono Balde, Raphinha e Lewandowski. Gli occhi sono puntati sul polacco, che ha segnato 6 gol in 8 gare contro i blancos. Ad aprire le marcature però è il suo rivale diretto: Karim Benzema. L’attaccante francese fa il 20% del lavoro. Il resto è fatto da Kroos e Vinicius: il tedesco lancia Vini, Ter Stegen mura il brasiliano ma la palla termina sui piedi del prossimo Pallone d’oro, che non sbaglia. Si tratta del secondo gol concesso dal Barca in questa stagione in Liga.
La pressione del Real è altissima e soffoca la manovra dei blaugrana. Nei primi 25′ minuti, Lewandowski tocca pochissimi palloni. Al 26′ l’ex Bayern ha la palla dell’1-1, ma in spaccata da due passi spara alto: solo il replay lo scagiona, evidenziando il fuorigioco. Al 35′ il Real Madrid raddoppia. Tutto nasce da una spizzata di Garcia che apre il campo di Vinicius. Poi il brasiliano fa quel che meglio sa fare: tacco per Tchouameni, apertura per Mendy e scarico per Valverde. La conclusione di mancino dal limite del Pajarito è spietata.
Nella ripresa la musica non cambia. Benzema va in gol, ma è in fuorigioco. Al 58′ ci sono i primi Olè del Bernabeu in una delle lunghissime azioni degli uomini di Ancelotti. Xavi allo scoccare dell’ora di gioco prova a dare una sterzata al match: spazio a Gavi, Ferran Torres e Jordi Alba. Al 74′ Lewandowski protesta per un contatto in area con Carvajal: l’arbitro Sanchez dice no, il Var non ferma, ma restano molti dubbi. Ci prova un minuto dopo Ansu Fati, neo entrato, con una conclusione col mancino che termina largo. L’attaccante guineense naturalizzato spagnolo però ha il merito di cambiare la partita. Nasce da una sua sgasata sulla sinistra la rete del 2-1: cross del 2002, tacco di Lewandowski e appoggio in rete di Ferran Torres. Due minuti dopo Ansu Fati sfiora il pari: la palla carambola in area, lui tenta una sforbiciata ma la palla rotola fuori. Nel momento migliore del Barca, però, il Real torna avanti di due: Rodrygo subisce fallo da Garcia, il var richiama l’arbitro e c’è il rigore. Dagli undici metri si presenta lo stesso brasiliano: il suo penalty è perfetto. Finisce 3-1.
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