L’Assocalciatori spagnola (Afe), attraverso la pubblicazione di un documento ufficiale, ha chiesto dei chiarimenti sul protocollo per la ripresa degli allenamenti. Nella lettera spedita al Consiglio superiore dello sport, l’Afe si è rammaricata per non essere stata coinvolta nei gruppi di lavoro per aver ricevuto il protocollo in ritardo: “In caso di positività di un giocatore, le misure da adottare non dipendono da Lega e Federazione ma dal Ministero della Salute, dal momento che siamo nel mezzo di una pandemia e di un grave problema di salute pubblica”.
L’associazione dei calciatori ha, inoltre, richiesto delle delucidazioni specifiche: “Chiediamo il coinvolgimento dell’Ispettorato del lavoro poiché si tratta di una questione di salute sul lavoro e di specificare o chiarire in caso di positività di un tesserato se l’intera squadra verrà messa in quarantena o meno. I maxi-ritiri previsti potrebbero essere incostituzionali. Si parla di 3-4 settimane e significa limitare i diritti e privare i giocatori di tanti giorni lontano dalle famiglie. Non possono esserci meno di 72 ore di riposo tra le partite”.