“Me ne sono andato e il tempo è passato. Quello che mi hanno detto è che non potevano rinnovarmi e che non potevo restare. Non devi cercare altri colpevoli o vedere cosa è successo. Confermo quello che mi hanno detto e basta. Ora sto molto bene. Mi sono completamente adattato una volta che siamo riusciti a entrare nella nostra nuova casa e i bambini hanno iniziato la scuola e la loro routine quotidiana. Abbiamo anche dovuto fare molte trasferte in Argentina con le partite a eliminazione diretta che ci hanno impedito di avere continuità a livello di partita qui. Ma alla vita mi sono sistemato bene“. Queste le dichiarazioni di Leo Messi che torna a parlare del Barcellona, e del suo passato. Intervistato da Marca, l’argentino dice che “il Barca sta attraversando una fase di ricostruzione con una squadra in cui ci sono tanti giovani. Oggi penso che ci siano squadre migliori del Barcellona, ma, sebbene ora diano quell’impressione, ciò non significa che in seguito non potranno combattere perché dobbiamo tenere conto dell’arrivo di Xavi, delle rinnovate illusioni e del potere di recuperare alcuni giocatori che ora non hanno. Possono continuare a crescere e combattere”.
E su Cristiano Ronaldo e del momentaccio del Manchester United: “Lo United è una squadra molto forte con grandi giocatori. Cristiano conosceva già il club, fin dall’inizio ha segnato gol come sempre e non ha avuto problemi ad adattarsi. La Premier è una competizione molto difficile e uniforme in cui le cose prendono molte svolte. Dopo dicembre cambia molto e tutto può succedere. È passato molto tempo da quando abbiamo smesso di competere nello stesso campionato. Abbiamo gareggiato individualmente e in squadra per gli stessi obiettivi. È stato un palcoscenico molto bello per noi e anche per le persone perché si sono divertite molto. È un bel ricordo che rimarrà nella storia del calcio”.
Dopo anni di rivalità tra Real e Barca, ora c’è Sergio Ramos nel suo stesso spogliatoio: “All’inizio è stato strano dopo tanti anni di rivalità, essendo i due capitani di Barça e Madrid, dopo tante classiche giocate, tanti scontri che abbiamo avuto in campo… Ma ci siamo sempre rispettati molto, non importa quanto siamo stati grandi rivali. Averlo come compagno oggi è uno spettacolo. Lo conoscevo già. È vero che non avevamo fatto grandi discorsi, ma ci siamo incrociati per tanti anni e ci eravamo parlati più di una volta. Avevo già un’idea di come fosse. E’ una persona fantastica“. Su Koeman: “E’ arrivato in un momento molto difficile al club. La cosa più semplice è sempre dare la colpa all’allenatore. E così fanno. Loro lo sanno perché è la loro professione. Con gli allenatori i club sono sempre ingiusti”.