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Il manager di Leicester City, Brendan Rodgers, ha rivelato, in una intervista riportata dalla BBC di aver contratto il Covid-19. Una esperienza che lo ha segnato moltissimo. Anche perché vi sono stati giorni davvero difficili in cui non riusciva né a respirare né a camminare. Di seguito le dichiarazioni complete dell’allenatore delle Foxes:
SULLE SUE SENSAZIONI – “Non avevo forze, camminare mi pesava come dover scalare il Kilimangiaro (che lui ha scalato nel 2011 dopo aver centrato la promozione con lo Swansea, ndr). Dopo la sfida con il Watford (a marzo, ndr) mi sono sentito debole. Non riuscivo a sentire odori o ad assaporare nulla. Una settimana dopo, mia moglie si è ritrovata nelle stesse condizioni. Siamo stati testati ed entrambi siamo risultati positivi al virus. Mi ha ricordato molto l’esperienza della scalata del monte Kilimangiaro. Più passava il tempo e più aumentavano le difficoltà di respirazione, come se fossi in cima al monte. Ricordo di aver provato a correre per la prima volta dopo essermi ammalato e sono riuscito a stento a farlo per pochi metri. Aver superato questa esperienza mi ha ha fatto davvero apprezzare essere in forma e in salute”.
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SULLA RIPRESA – “Mi sento al sicuro. Siamo molto fortunati nel calcio a essere testati due volte a settimana. È bello riavere il contatto con il campo e ritrovarsi con i ragazzi. Gli ultimi giorni ci siamo divisi in gruppi di 12, il che non è evidentemente normale, ma il modo in cui si sono adattati è stato davvero bello. Il ritmo ovviamente è cambiato ma sono davvero contento di loro. Stanno bene fisicamente ed è come se non fossero mai stati via. Nessuno è sembrato incline a non voler giocare. Adesso cerchiamo di realizzare il sogno di qualificarsi per la Champions League, poi se potessimo andare avanti anche in FA Cup, sarebbe spettacolare”.
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