“La Premier è uno dei campionati migliori d’Europa, se non il migliore. Tutte le squadre giocano a viso aperto e c’è un’intensità altissima. È una grandissima sfida per me, perché ho l’opportunità di confrontarmi ogni settimana con alcuni dei giocatori più forti“. Lo afferma Wilfried Gnonto, 19enne azzurro che sta ben figurando in questi primi mesi al Leeds, in un’intervista alla Gazzetta dello Sport.
L’ex calciatore del Zurigo ha parlato del suo trasferimento in Inghilterra, avvenuto in estate: “Fin dal primo momento ho sentito la fiducia nei miei confronti. Ho pensato che l’ambizione del Leeds combaciasse con la mia e che questa fosse la società migliore per continuare a crescere. Giochiamo un calcio molto veloce e offensivo e le mie caratteristiche si abbinano perfettamente. Ho avuto la fortuna che Jesse Marsch e Andre Breitenreiter, mio allenatore a Zurigo, hanno moltissime idee in comune, perciò il cambiamento è stato un po’ meno complicato. La cosa a cui mi sono dovuto adattare è sicuramente l’intensità, perché qui giocano ad un ritmo incredibile”.
Gnonto ha trovato fortuna in Svizzera, dopo aver lasciato l’Inter: “Non penso sia obbligatorio andare all’estero per un giovane. Bisogna giocare, questa è la cosa più importante. Se questa possibilità non c’è in Italia non penso si debba avere paura di provare altrove. All’Inter devo tantissimo, sono stati 8 anni fondamentali per la mia crescita che mi hanno portato ad essere il calciatore e l’uomo che sono ora. Giocare per o contro l’Inter sarebbe sempre un grande onore. Il progetto sportivo è sempre stata la mia prerogativa e qualunque scelta relativa alla mia carriera viene sempre fatta in funzione di quello».