L’unico titolo mancante nella carriera del calciatore tedesco è quello dell’Europeo: “È importante ma lo è anche vincere un’altra Champions, non è una questione di quantità. E’ un titolo importante e voglio vincere ogni torneo a cui prendo parte, la motivazione è tanta e non credo che lo slittamento di un anno ci penalizzi, anzi. Ci saranno giocatori infortunati che rientreranno e potremo crescere ancora come squadra“. Per quanto riguarda la crisi economica causata dalla pandemia, Kroos è sicuro che “non vedremo certe cifre nel breve termine e alcuni club dovranno trovare formule nuove per continuare a essere competitivi. Si dovrà stare più attenti alle spese, sia negli ingaggi che nei trasferimenti ma si tornerà al punto a cui eravamo prima della crisi. Se ci sarà la possibilità di spendere le stesse quantità di soldi che si spendevano in passato, si farà“.
In conclusione, Kroos ha trattato anche il delicato tema dell’omosessualità nel calcio. “Non so se consiglierei a un calciatore di fare coming out” ha ammesso il tedesco, “sul campo si usano certe parole e, tenendo conto delle emozioni che si arrivano a vivere sugli spalti, non sono sicuro che non finirebbe per essere insultato e disprezzato. Non dovrebbe essere così e sono certo che un calciatore che decidesse di fare questo passo avrebbe il sostegno di molti ma probabilmente non dei tifosi avversari. Ognuno deve decidere per sè, se ritiene sia un vantaggio o uno svantaggio ma credo che oggi non sarebbero tanti i vantaggi“.