Calcio estero

Kroos: “Voglio ritirarmi al Real Madrid. Rinvio Europei? Non ci penalizza, anzi”

Toni Kroos - Foto Steindy CC BY-SA 3.0
Nel calcio tre anni è un periodo lunghissimo e la mia intenzione è rispettare il contratto. Allora avrò 33 anni, potrò restare qui, fare altro o chiudere la mia carriera. Ma il mio desiderio è ritirarmi al Real Madrid“. Queste le parole di Toni Kroos in un’intervista da GQ circa il suo futuro. Il centrocampista tedesco ha altri tre anni di contratto ma non esclude la possibilità di proseguire ancora, possibilmente al Bernabeu. Una volta appesi gli scarpini al chiodo, Kroos si immagina “ancora nel calcio ma non come allenatore ai massimi livelli perché dovrei viaggiare ancora, stare lontano da casa. Mi immagino a fare qualcosa nel settore giovanile, trasmettendo la mia esperienza“.

L’unico titolo mancante nella carriera del calciatore tedesco è quello dell’Europeo: “È importante ma lo è anche vincere un’altra Champions, non è una questione di quantità. E’ un titolo importante e voglio vincere ogni torneo a cui prendo parte, la motivazione è tanta e non credo che lo slittamento di un anno ci penalizzi, anzi. Ci saranno giocatori infortunati che rientreranno e potremo crescere ancora come squadra“. Per quanto riguarda la crisi economica causata dalla pandemia, Kroos è sicuro che “non vedremo certe cifre nel breve termine e alcuni club dovranno trovare formule nuove per continuare a essere competitivi. Si dovrà stare più attenti alle spese, sia negli ingaggi che nei trasferimenti ma si tornerà al punto a cui eravamo prima della crisi. Se ci sarà la possibilità di spendere le stesse quantità di soldi che si spendevano in passato, si farà“.

In conclusione, Kroos ha trattato anche il delicato tema dell’omosessualità nel calcio. “Non so se consiglierei a un calciatore di fare coming out” ha ammesso il tedesco, “sul campo si usano certe parole e, tenendo conto delle emozioni che si arrivano a vivere sugli spalti, non sono sicuro che non finirebbe per essere insultato e disprezzato. Non dovrebbe essere così e sono certo che un calciatore che decidesse di fare questo passo avrebbe il sostegno di molti ma probabilmente non dei tifosi avversari. Ognuno deve decidere per sè, se ritiene sia un vantaggio o uno svantaggio ma credo che oggi non sarebbero tanti i vantaggi“.

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