“La sensazione è che sono nei guai in Europa. Ho perso una finale in un modo che ancora non accetto e da allora ho questa sensazione”. Lo ha detto il tecnico del Fenerbahce, Josè Mourinho in un’intervista a Sky Sport, riferendosi ovviamente alla finale di Europa League persa con la Roma a Budapest contro il Siviglia nel giugno 2023, quando l’arbitro Taylor non assegnò un calcio di rigore ai giallorossi per un fallo di mano in area di Fernando. “Siamo stati eliminati dalla Champions League dal Lille con un rigore VAR al 94° minuto che solo il VAR ha visto”. E giovedì scorso nel match contro il Manchester United è stato espulso: “Ho solo urlato, come tutti in panchina e allo stadio, ‘È un rigore, è un rigore!’ senza alcun tipo di insulto, e mi hanno dato il cartellino rosso”.
La vita in Turchia procede bene: “Istanbul è fantastica”, sorride Mou. “Vivo in Europa e ogni giorno vado in Asia per allenarmi, poi torno in Europa per dormire”. Lo Special One dorme nel centro sportivo del Fenerbahce: “Ci resto molte volte. È normale. Non posso perdere quella voglia e quella fame, perché se la perdi è meglio fermarsi. Ricordo sempre di essere andato con il Real Madrid ad Old Trafford per una partita importante di Champions League e Sir Alex mi invitò nel suo ufficio prima della partita. Ci guardavamo abbastanza rilassati – ma non lo eravamo veramente – e gli ho detto. ‘Sir Alex, cambi con l’età? Cambi con gli anni? Cambia il sentimento?’ E lui mi ha detto ‘no!’ Non cambia”. Un futuro da Ct non è escluso, tutt’altro: “Sì, credo che mi piacerebbe fare l’esperienza di giocare una Coppa del Mondo e un Europeo. Rappresentare il paese, il mio paese o un paese a cui mi sento legato è un qualcosa che un giorno sento che si realizzerà, ma non ora”, conclude Mourinho.