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“I tifosi del Manchester United sanno che ho dato tutto, sanno quanto amo il club”. A dirlo è Josè Mourinho che al The Obi One Podcast ripercorre il suo passato al Manchester United. Dopo esser subentrato a Louis van Gaal nell’estate del 2016, lo ‘Special One’ ha vinto la Community Shield, la Coppa di Lega e l’Europa League nella sua prima stagione all’Old Trafford, per poi chiudere il 2017-18 al secondo posto. Un risultato che Mourinho ha sempre definito come uno dei più importanti della sua carriera. E sui Red Devils aggiunge: “Hanno ancora un amministratore delegato che è una persona straordinaria, che mi sarebbe piaciuto avere avuto durante il mio periodo lì, si tratta di Richard Arnold, che probabilmente ora se ne andrà. Lo avevo come direttore commerciale, non come amministratore delegato, e mi sarebbe piaciuto averlo al mio fianco durante la mia permanenza. Non ho rimpianti perché ho dato tutto”. E rivela: “Quando ero allo United cambiai un giocatore all’intervallo e il suo agente mi accusò di bullismo”, dice senza rivelare l’identità del calciatore, ma soffermandosi sui cambiamenti del calcio: “Sono tempi diversi. Ma è come essere papà: devi essere un padre diverso da come lo è stato tuo padre per te. Devi cambiare in relazione al mondo”.
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