Calcio estero

Inizia il processo al Manchester City: quali sono le accuse, cosa rischia e quanto tempo ci vorrà

Etihad
Etihad - Foto LiveMedia/Ian Stephen/DPPI

“Inizia presto e spero che finisca presto”, ha detto l’allenatore del Manchester City, Pep Guardiola in riferimento al processo che vede i Citizens sotto indagine per 115 capi di accusa per delle presunte violazioni delle norme finanziarie della Premier League. La speranza dell’allenatore catalano però difficilmente sarà fedele alla realtà. Anzi, ci vorrà diverso tempo per arrivare alla parola fine di quello che in molti in Inghilterra definiscono il “processo del secolo” del calcio inglese. Durerà presumibilmente 10 settimane con il verdetto che potrebbe essere emesso ad inizio 2025, tra gennaio e febbraio. La commissione giudicante è indipendente rispetto alla Premier League e i membri sono stati nominati dal Presidente del Premier League Judicial Panel. Da regolamento, le udienze saranno private e saranno svolte in un luogo non comunicato pubblicamente. Secondo la regola W.51 dell’handbook della Premier League, la commissione ha il potere di imporre un vasto insieme di sanzioni contro qualsiasi club che abbia infranto le regole. Queste includono multe, penalizzazione dei punti e sospensione, o persino l’espulsione dalla competizione. Il comma W.51.7 afferma che la commissione può “imporre al convenuto qualsiasi combinazione di quanto sopra o qualsiasi altra sanzione che riterrà opportuna”. Secondo il Guardian, l’interpretazione di questa norma lascia aperta anche la possibilità che ad un club vengano tolti trofei. Quando la commissione giudicante pubblicherà il suo verdetto, entrambe le parti potranno presentare ricorso ad un collegio di appello e, successivamente, all’arbitrato. Cosa più importante: le parti non potranno rivolgersi al Tas, che quattro anni fa decise di accogliere il ricorso del Manchester City e di annullare dunque l’esclusione per due anni dalle competizioni europee della squadra inglese.

Le 115 accuse a carico del Manchester City

54 presunte violazioni per mancata comunicazione di informazioni finanziarie accurate e aggiornate dal 2009-10 al 2017-18 incluso. In base alle regole della Premier League, il City era tenuto a fornire “(in) massima buona fede, informazioni finanziarie accurate che fornissero una visione veritiera e corretta della posizione finanziaria del club”.

14 presunte violazioni per la mancata presentazione di rendiconti finanziari accurati sui compensi dei giocatori e degli allenatori dal 2009-10 al 2017-18 incluso.

5 presunte violazioni per mancato rispetto delle normative UEFA, tra cui i regolamenti UEFA sulle licenze per club e sul fair play finanziario. Il caso in esame prevede un arco temporale che va dal 2013/14 al 2017/18.

7 presunte violazioni della PSR (profit and sustainability rules) della Premier League dal 2015-16 al 2017-18 incluso.

35 presunte violazioni per mancata collaborazione alle indagini della Premier League da dicembre 2018 a oggi.

 

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