Può sorridere Benjamin Mendy. La giudice del tribunale del lavoro Joanne Dunlop ha infatti sancito che il Manchester City dovrà riconoscergli la maggior parte dei 13,2 milioni di stipendio, che il club aveva smesso di pagare quando è stato accusato di stupro e violenza sessuale. L’ex terzino ha trascorso due periodi in custodia cautelare di circa 5 mesi, durante i quali il City aveva diritto di sospendere il suo stipendio, ma quando non era in custodia era “pronto e disponibile a lavorare, cosa che gli è stata impedita dalla sospensione imposta dalla FA e dalle condizioni di cauzione, che erano inevitabili o involontarie da parte sua. In queste circostanze, e in assenza di autorizzazioni contrattuali che consentissero al datore di lavoro di trattenere il salario, aveva diritto a essere pagato“, afferma la sentenza.