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Aritz Aduriz ha già salutato ufficialmente il calcio. L’ex attaccante dell’Athletic Bilbao si è concesso, in un San Mames deserto, l’ultima conferenza stampa da calciatore. Un addio piuttosto nostalgico il suo: “Non sento dentro di me che sia necessario organizzare un evento pubblico per l’ultimo saluto al popolo biancorosso, quanto sto ricevendo adesso è molto più di quello che mi sarei mai immaginato. L’Athletic rappresenta qualcosa di speciale, di diverso, prima di tutto dal punto di vista umano. Oggi non sono triste, ma felice. In questi anni sono stato omaggiato dai tifosi ogni domenica. Non credevo che avrei potuto giocare così tanti anni (Aduriz lo scorso 11 febbraio ha spento 39 candeline, ndr), quindi dico grazie e mi inorgoglisco per tutto ciò che sono riuscito a fare. La cosa più dura per me ora sarà non tornare ad allenarmi coi miei compagni, mi mancheranno tantissimo. Purtroppo però l’anca mi dava problemi già prima della pandemia e in queste settimane è addirittura peggiorata, ho dovuto dire basta. Il mio segreto? Ho fatto quello che più mi piaceva e mi sono divertito un sacco”.
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