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Il Manchester City vince ai calci di rigore la sua prima Supercoppa Europea della storia. La squadra di Pep Guardiola (al suo decimo trofeo internazionale) batte il Siviglia ad Atene dopo l’1-1 nei tempi regolamentari e il rigore sbagliato (l’unico della serie) di Gudelj. Non è stato però un match facile per i Citizens, orfani di De Bruyne e con le sue stelle in ombra. La partenza degli andalusi è incoraggiante sul piano del gioco, ma dopo sei minuti rischia grosso: Palmer si accentra e calcia, Bounou para. Sul corner un minuto dopo, il portiere marocchino si supera: Ake stacca in solitaria di testa, ma Bounou d’istinto respinge sulla linea di porta. Al 17′ si accende Grealish che parte largo, si accentra e tenta il destro a giro: ancora una volta l’estremo difensore del Siviglia è attento. Proprio quando il City sembrava riuscito a prendere le misure ai Citizens, ecco l’1-0 del Siviglia: un rinvio rasoterra di Bounou fa breccia nel centrocampo orfano di De Bruyne. Torres allarga per Acuna che effettua un traversone per il colpo di testa vincente di En-Nesyri. Ad inizio ripresa il Siviglia sfiora il 2-0. Ocampos guida la ripartenza e serve una palla al centro per En-Nesyri ma sul rigore in movimento del marocchino c’è l’opposizione di Ederson. Al 63′ il City trova il pareggio. Come spesso accade, è il piede destro di Rodri a determinare le sorti dei Citizens e da un suo cross nasce il colpo di testa di Palmer che vale l’1-1. Si va ai calci di rigore. L’unico errore è del Siviglia: Gudelj calcia sulla traversa l’ultimo penalty.
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