È la partita più attesa dell’anno, ma il suo esito non cambierà di una virgola il giudizio della stagione fallimentare del Barcellona. Anzi, al massimo può peggiorarla, perché se i blaugrana perdessero il terzo Clasico su tre nell’annata in corso allora il voto a Xavi e alla sua squadra crollerebbe ulteriormente. Il Real Madrid ha travolto il Barcellona 4-1 in Supercoppa, ha vinto 2-1 il match di andata in campionato e ora tra le mura amiche del Bernabeu si appresta ad inseguire una vittoria che chiuderebbe ogni discorso legato alla vittoria del titolo in Liga. La squadra di Carlo Ancelotti ha 78 punti in classifica, otto in più dei blaugrana. Nelle ultime cinque partite le due squadre hanno fatto registrare lo stesso percorso con quattro vittorie consecutive e un pareggio, ma le sorti diverse in Champions League possono rappresentare un punto di svolta. La vittoria ai rigori sul Manchester City ha regalato autostima ed euforia all’intero ambiente, che ora sogna di conquistare la quindicesima Champions League. Il Barcellona è invece fuori da tutto e concluderà la stagione senza trofei: l’unico obiettivo è la seconda posizione che vale un posto in Supercoppa, ma il Girona incombe (è a -2 con una partita in più). In Liga il Barca non è mai stato veramente in corsa per il titolo, mentre in Champions è caduto dopo un match di ritorno giocato in dieci uomini per più di un’ora di gioco contro il PSG. Era però lecito aspettarsi di più da Lewandowski e compagni nelle altre competizioni, a partire dalla Coppa del Re, dove gli uomini di Xavi sono stati fatti fuori dall’Athletic Bilbao (poi vincitore del trofeo), senza dimenticare la Supercoppa A Riyadh, dove la differenza tra Real e Barca sembrò enorme. Questo è il decimo Clasico di Xavi e l’obiettivo è proprio limare quel gap che a gennaio scorso si è visto in Arabia Saudita. Il bilancio da quando l’ex regista siede sulla panchina è di quattro vittorie e cinque sconfitte. Mai un pareggio, ma tanti gol: le due squadre hanno segnato complessivamente almeno quattro reti in sei partite su nove e solo una volta si è registrato un 1-0. In compenso, Xavi sembra essere a suo agio al Bernabeu, dove ha vinto in due occasioni, perdendo una sola volta. Adesso, salvo sorprese, c’è l’ultimo confronto. La ricerca del suo sostituto però non sembra essere a buon punto, anzi secondo i media spagnoli il club blaugrana spererebbe ancora nella permanenza di Xavi e forse non è un caso che il diretto interessato sul discorso futuro stavolta sia stato meno netto: “Laporta? Non c’è nessun incontro, non mi hanno convocato. Non è importante. Giochiamo per il titolo e dobbiamo vincere. Tempo per parlare ce n’è”. Con una vittoria, ce ne sarebbe anche di più.