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Ian Wright ha raccontato di essere vittima di un giovane hater e spiegato come sia difficile gestire una situazione del genere. Come riportato dal Daily Mail, l’ex attaccante dell’Arsenal ha ricevuto una serie di messaggi razzisti e frasi fuori luogo, tanto che il “leone da tastiera” è arrivato al punto da sperare di contrarre il Covid-19 così da poter contagiare il calciatore. Questa volta Wright ha voluto denunciare l’accaduto, pubblicando le frasi ricevute dall’hater, che ha immediatamente cancellato il proprio account. “Sono messaggi che mi colpiscono duramente” ha spiegato l’ex centravanti di Arsenal, Crystal Palace e West Ham, “sono carico di energia e sentimenti positivi, ma sono stanco di porgere l’altra guancia. Se qualcuno mi dicesse le stesse cose in pubblico, probabilmente finirebbe in prigione. Invece questi soggetti possono cercarmi e trovarmi sui social, offendermi e non c’è nulla e nessuno che glielo possa impedire. So che non dovrei guardarli ma questo è un bambino!!!“.
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L’ex attaccante ha parlato anche di come i messaggi che circolano sui social possano essere a sfondo razzista: “Non credo che questo fenomeno possa sparire. La gente sa che ne sei stato vittima. Poi magari trovi anche le risposte, ma non sai cosa fare. Si tratta di gente che dovrebbe conoscere la realtà che la circonda“. Wright crede che la soluzione sia l’educazione, almeno in casi come questo in cui l’hater è un ragazzo: “Credo ancora che la formazione sia la chiave e tutto ciò che possiamo fare. Spero solo che e più persone scoprono quando succede. Quindi è necessario il giusto tipo di disciplina e punizione affinché le persone capiscano che non è accettabile e sopportabile“.
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